L’angiologia è una scienza medica che si occupa dell’intero spettro dei disturbi vascolari, comprese le patologie delle arterie, delle vene e dei vasi linfatici. Quindi, cosa fa l’angiologo?
Cosa fa l’angiologo? Ne parliamo con il Centro Polispecialistico San Marco
Il Centro Medico San Marco è in grado di offrirvi un servizio specializzato; in una struttura nuovissima con un eccellente servizio per la diagnostica. Il Centro Medico San Marco è una struttura sanitaria polispecialistica inaugurata a Milano nel 2016. Il Centro Medico San Marco opera nel campo della medicina specialistica, nella diagnostica e della fisioterapia: esperienza e innovazione sono i punti di forza della nostra struttura per fornire un’ottima qualità di servizi medici e riabilitativi.
Prenota ora la tua visita +39 0284174409
Chi è l’angiologo
Un angiologo è un medico che cura eventuali malattie vascolari e le diagnostica. Questo specialista tratta in modo conservativo i vasi di tutto il corpo: vene, arterie, dotti linfatici. Spesso si fa confusione tra i differenti termini ma per chiarire, un angio flebologo si occupa dei vasi degli arti inferiori e un angio chirurgo esegue operazioni sui vasi di tutto il corpo. L’angiologo si occupa delle malattie dei vasi in generale (dal greco Angheiov = vaso), quindi comprende anche la flebologia. Il lavoro dell’angiologo non è solo quello di diagnosticare e curare patologie a carico del sistema circolatorio, ma è anche quello di prevenire l’insorgenza di queste patologie e le conseguenti complicanze dovute al danno vascolare.
L’angiologo di quali patologie si occupa?
Non è un segreto che la chirurgia vascolare, contenente un numero enorme di problematiche da risolvere, abbia ricevuto una suddivisione anche per approcci anatomici, clinici e metodologici. Chirurghi vascolari che operano a cuore aperto, specialisti che lavorano con le arterie periferiche, flebologi che si occupano solo di patologia venosa. Ma nel campo della chirurgia vascolare esiste anche una percentuale significativa di malattie, il cui trattamento viene effettuato esclusivamente in modo conservativo. L’angiologia, per definizione, comprende l’intero spettro delle problematiche vascolari, sia chirurgiche che terapeutiche. Molto spesso, quando ci si rivolge a un angiologo si ottiene un trattamento conservativo. In una certa misura, un cardiologo è anche un angiologo. Dopotutto, il medico è impegnato, anche nel trattamento delle patologie delle arterie coronarie. Un angiologo può essere definito un neurologo che si occupa di problemi di circolazione cerebrale. Pertanto, i singoli terapeuti si posizionano anche come angiologi.
Per saperne di più chiama il +39 0284174409
Malattie vascolari trattate da un angiologo
Per meglio comprendere l’ambito di lavoro di un angiologo ecco un elenco delle patologie di cui si occupa:
- Flebeurisma.
- Aterosclerosi.
- Aneurisma.
- Flebite.
- Tromboflebite.
- Flebotrombosi.
- Endoarterite obliterante.
- La sindrome di Raynaud.
- Vasculite sistemica.
- Angiopatia diabetica.
- Linfedema (linfostasi).
- Embolia.
- Emangiomi.
Per maggiori informazioni chiama il +39 0284174409
Sintomi che devono essere visti da un angiologo
Una visita angiologica è sempre consigliata per coloro che hanno superato i 50 anni di età o per chi ha problematiche di ipertensione arteriosa o soffre di qualche patologia cardiaca. Riteniamo utile menzionare una serie di sintomi, per i quali sarebbe necessario consultare, almeno il medico curante. Trascurare alcuni sintomi può essere pericoloso e le competenze del medico curante possono indirizzarvi rapidamente presso uno specialista! In ogni caso sappiate che ci si rivolge a un angiologo quando emergono problematiche che possono intaccare il sistema circolatorio o che sono originate da questo e che, se non trattate, possono sfociare in gravi patologie.
Dovreste contattare un angiologo se avete:
- Gonfiore, pesantezza, affaticamento alle gambe senza motivo apparente;
- “asterischi” e maglie vascolari;
- Alcune vene diventano vistose fanno male al tatto, è la zona è calda al tatto;
- In caso di vene varicose, anche se indolori;
- In presenza di ulcere trofiche;
- Quando la pelle degli arti cambia colore;
- Se un gonfiore non scompare nemmeno dopo il riposo e una notte di sonno;
- In presenza di gambe doloranti sia durante l’esercizio, sia a riposo;
In caso di crampi notturni alle gambe.